La classe non e' acqua... quindi permetteteci un po' di trionfalismo
Quarantacinque mezzi su e giu' per il Bracco per una settantina di km tra Sestri Levante e La Spezia.
Un'impresa che prima non era stata neanche immaginata, in molti hanno subito aderito all'iniziativa
confermando la loro presenza anche con piu' veicoli, purtroppo qualcuno, all'ultimo momento,
per impegni professionali non e' riuscito a partecipare.
Praticamente piu' di un centinaio di persone coinvolte, tra autisti, proprietari e amici.
Decine di telefonate per: informare i partecipanti sul programma della manifestazione,
tenere i contatti con le varie autorità coinvolte per garantire sicurezza lungo tutto il percorso,
garantire sistemazione in hotel per pernottamento e vitto. Tutti siamo stati coinvolti effettuando diverse corse
in macchina per calcolare il tempo che avremmo impiegato con i nostri cari simpatici "vecchietti", per tappezzare
citta' e provincia di locandine con il programma, per fare in modo che nulla fosse lasciato al caso.
Ce l'abbiamo fatta, la manifestazione e' stata un successo, tutto e' andato per il verso giusto, la percentuale di inconvenienti e'
stata molto al di sotto di quanto si poteva temere e preventivare.
Tanta gente sia a Sestri Levante, che lungo il percorso e ancora tanta gente in piazza Europa a La Spezia,
hanno consacrato il successo di una manifestazione che rimarra' una pietra miliare nella storia di questi eventi.
Ce l'ha fatta soprattutto Roberto Cabiati, vera anima di tutto questo, e' lui che con tre, forse quattro telefonini
ha smosso mezza Italia e l'intera Liguria, e' lui che ha rispolverato dai capannoni camion mai apparsi prima,
ed e' grazie a lui che per la prima volta si sono visti autotreni completi sfilare sulle strade.
Siamo convinti, senza sapere chi abbia contattato, che sia anche riuscito a far smettere di piovere e a fare uscire il sole.
Tutto e' andato per il meglio, soprattutto c'e' stato pochissimo traffico di auto e moto dovuto al maltempo del giorno precedente
e questo ha permesso una marcia regolare da parte degli autisti, con relativo grande divertimento e, chi ha potuto ha effettuato
una serie di splendide foto di ogni singolo camion senza la presenza di altri veicoli che nulla avevano a che fare con
questo pezzo di storia.
Se tutto questo per noi è stato un divertimento non possiamo però dimenticarci che quella strada veniva fatta sul serio,
per lavoro, con camion carichi, il più delle volte sovraccarichi, e certamente chi l'ha percorsa sabato scorso pensando a
tutto ciò non avrà potuto non aver la pelle d'oca.
L'autostrada e' arrivata a La Spezia nel 1971 e quindi fino ad allora i camionisti si sono fatti i bicipiti su quelle curve e contro curve,
non avendo certo il tempo di guardare il bellissimo panorama pur procedendo a velocità ridotte.
Se pensiamo inoltre che, almeno fino al 1975 è rimasta la barriera di Sesti Levante, che creava code interminabili,
e che quel tratto di autostrada fino a La Spezia era piu' caro rispetto alle altre autostrade, non e' escluso che molti abbiano continuato
a salire lassu' ancora per molto tempo nonostante tutto.
Questa manifestazione e' soprattutto un omaggio a tutti loro.